venerdì 12 settembre 2014

Città Metropolitana: comunicato dei consiglieri di zona del MoVimento 5 Stelle di Milano

I consiglieri di zona di Milano del MoVimento 5 Stelle sollecitano l’amministrazione di questa città a mantenere le promesse elettorali. Si volevano aumentare le autonomie e la centralità delle zone, nei fatti la legge Delrio toglie poteri ai comuni con la creazione della città metropolitana, un organo di secondo livello e assolutamente non democratico, un consiglio metropolitano di nominati che si appresterà a stilare lo statuto di un consiglio metropolitano che toglierà ogni autonomia a tutti i comuni che ne fanno parte.

Sotto questa ottica è sbalorditivo constatare come i consigli di zona di Milano, che amministrano zone con una popolazione superiore a 150 mila abitanti, non abbiano avuto nessun ruolo.
Per noi consiglieri del MoVimento 5 Stelle è indispensabile che gli amministratori siano scelti dai cittadini, ma quello che ci chiediamo è che se già con la situazione attuale i consigli di zona sono raramente determinanti nelle scelte, lo saranno ancora meno con la nascita della città metropolitana?

Sottolineiamo la nostra contrarietà all’ente città metropolitana che nasce in modalità antidemocratica e anticostituzionale e auspichiamo che il lavoro di creazione delle municipalità, non sia finalizzato solo ad una inutile creazione di poltrone ma ad un aumento delle autonomie più vicine ai cittadini.

I consiglieri del MoVimento 5 Stelle di Milano


Riferimenti:

“...  sono di norma retti organi rappresentativi eletti dalla generalità dei cittadini: una scelta imposta o dalle proprie costituzioni o leggi organiche ovvero dalla ratifica della Carta Europea dell’Autonomia Locale, convenzione firmata a Strasburgo il 15 ottobre 1985, nell’ambito del Consiglio d’Europa, che prevede all’art. 3 l’elezione diretta degli organi delle autonomie locali, che rientrano nell’ambito di applicazione della convenzione.
La CEAL è entrata in vigore il 23 settembre 1987 è stata ratificata dall’Italia con L. 30 dicembre 1989, n. 439, senza riserve e l’Italia è stata uno dei pochi Stati, che l’ha recepita nella sua integralità. Ebbene con le modifiche costituzionali del 2001 gli obblighi internazionali sono vincolanti per il legislatore statale e ragionale ai sensi dell’art. 117, c. 12 Cost.: la legge 56/2014 se n’è dimenticata prevedendo come per le Province un’elezione di secondo grado.
…”

Fonte: http://www.arcipelagomilano.org/archives/34131

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