domenica 21 dicembre 2014

Sopralluogo alle discariche abusive in Quinto Romano

Venerdì 12 dicembre insieme all'attivista Matteo, al consigliere di Zona 7 Paolo Conconi, al consigliere regionale Eugenio Casalino, al vice presidente della Commissione Ambiente alla Camera Massimo De Rosa e al giornalista Michelangelo Bonessa, abbiamo fatto un sopralluogo delle varie discariche abusive presenti in Quinto Romano - Zona 7. 

La prima tappa è stata in Via privata Caio Mario, per la quale avevamo fatto la prima segnalazione al Nucleo Ambiente della Polizia Locale, per lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi (amianto e di vario genere) del 27 ottobre scorso. Abbiamo inoltre incontrato nuovamente il titolare della Ecometal, società alla quale era stata chiusa l'attività per errori tecnico burocratici che non avevano comunque dato origine a reati ambientali.


Le coperture eternit di amianto, smaltite illecitamente il giorno 27 ottobre, sono state rimosse insieme agli altri rifiuti, il 6 dicembre dopo i vari solleciti, telefonate, denunce e articolo su Milano Today: http://www.milanotoday.it/cronaca/rifiuti-amianto-via-caio-mario-quinto-romano.html
Sulla risoluzione del fatto, non ci ha convinto la decisione di far ricadere l'onere dello smaltimento ai proprietari della strada privata ad utilizzo pubblico, in cui erano state depositate da ignoti le suddette coperture e rifiuti di vario genere.

Sulla gestione illecita di rifiuti e la responsabilità di posizione la Corte di Cassazione, con sentenza 40528/2014, ha accolto il ricorso contro una condanna di un comproprietario di un fondo per gestione illecita di rifiuti (articolo 256, Dlgs 152/2006). In mancanza di elementi di diretta partecipazione o di un contributo materiale o morale, non è configurabile alcuna responsabilità "di posizione" a carico del proprietario dell'area in cui terzi hanno illecitamente stoccato dei rifiuti. La Cassazione ritiene opportuno ribadire il principio "secondo cui il proprietario di un terreno non risponde dei reati di realizzazione e gestione di discarica non autorizzata, anche in caso di mancata attivazione per la rimozione dei rifiuti, a condizione che non compia atti di gestione o movimentazione dei rifiuti".

Fonte:


Nel caso che abbiamo seguito, si configura la stessa fattispecie su cui si è pronunciata la Cassazione.

La bonifica potrebbe avvenire a carico del Comune, nel caso in cui il privato ritenga di non accollarsela, secondo le opinabili previsioni della legge 152/2006, che impongono ad un privato che si vede un terreno invaso da rifiuti altrui di bonificarlo.


















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