venerdì 4 aprile 2014

Presentazione della prima bozza del "Piano EXPO di Zona 7"

Nella Commissione Istruttoria Expo a termine del 31 marzo è stata presentata la prima bozza del "Piano EXPO di Zona 7" per la discussione sui contenuti e sul formato.

Il Presidente di Commissione Lagomarsino ha introdotto la bozza del Piano EXPO con una presentazione su slide, un documento utile per stimolare la partecipazione sui contenuti per la nostra Zona.

La proposta del consigliere Uberti è quella di raccogliere la varie proposte dei consiglieri e successivamente votarle singolarmente, durante la prossima convocazione.

Durante la discussione emerge la proposta di realizzare una "Biblioteca virtuale" sulle informazioni zonali per Expo.













I miei interventi vertevano sulle premesse su cui poggia questo "Piano EXPO di Zona 7". Con la richiesta al Presidente di Commissione, di valutare con molta attenzione in quale contesto andrà a collocarsi il progetto del Piano Expo della nostra Zona, viste le vicende dei numerosi arresti del 20 marzo scorso riguardanti Expo 2015.

"Il direttore generale di Infrastrutture Lombarde, Antonio Giulio Rognoni, in pole position fino a qualche settimana fa per diventare subcommissario per Expo 2015 è stato arrestato nell’inchiesta che ha portato allo svelamento di appalti truccati e strane concessioni di contratti di consulenze: 8 in totale gli arrestati (due in carcere e sei ai domiciliari) e una trentina di indagati. L’inchiesta ha di fatto decapitato la controllata della Regione Lombardia per la realizzazione di opere come ospedali, scuole ma anche il nuovo Pirellone, incaricata di conferire consulenze e assistenze legali stragiudiziali e assistenza tecnica-amministrativa per lavori legati a Expo. Ed è sull’esposizione universale, gli appalti e i lavori da assegnare – una torta da oltre 11 miliardi di euro – che emergono “manovre occulte” per pilotare gli appalti. Almeno due i casi individuati dalla Procura di Milano e riconosciuti dal giudice per le indagini preliminari tra i 70 capi di imputazione contestati a vario titolo: associazione a delinquere, truffa aggravata, falso e turbativa d’asta. Così anche l'ex direttore dei lavori del cantiere del sito Expo 2015, Alberto Porro di Infrastrutture Lombarde, indagato la metà del mese di marzo."

Già agli inizi di dicembre 2013, la Procura di Milano si era concentrata ufficialmente sui presunti maneggi poco chiari che coinvolgevano la gara «per l’affidamento degli interventi di rimozione delle interferenze sul sito Expo 2015». Niente meno che la bonifica dell’area di Rho-Pero. Dario Comini, direttore tecnico del cantiere e funzionario di nomina politica di Metropolitane Milanese, nonché «componente della commissione incaricata della valutazione delle offerte», era stato indagato per millantato credito e corruzione.

Questi arresti non possono lasciare indifferenti il Sindaco di Milano, il Consiglio Comunale e i Consigli di Zona.

Altra questione che avevo sollevato era quella di considerare, nella stesura del "Piano EXPO di Zona 7" per i contenuti e formati, le linee guida del programma per Expo dell'attuale "maggioranza arancione".
Un sollecito al Presidente di Commissione nel rispettare le promesse del loro stesso programma, nel rispetto dei cittadini che devono poter esercitare il loro diritto alla partecipazione informata su tutti i temi e le scelte fondamentali di governo della città ed anche poter ridiscutere le decisioni e i progetti strategici già approvati e che produrranno effetti a lungo termine come Expo.

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